L’espansione Regina delle Streghe di Destiny 2 è disponibile da un po’ di tempo ormai e la maggior parte dei Guardiani si è fatta strada attraverso la campagna, ha terminato il raid e ora è rimasta con missioni settimanali per portarle avanti fino al rilascio della Stagione 17. Ma Bungie ha ora annunciato alcuni interessanti cambiamenti nella manica per la nuova stagione, che è prevista tra poco più di una settimana, e ciò include importanti modifiche al modo in cui verrà giocata la modalità PvP hardcore Iron Banner.
Secondo un nuovo Post sul blog di Bungie, Il livello di potenza è stato disabilitato in Iron Banner, nel tentativo di rendere la modalità più amichevole per i nuovi giocatori. Questa non è l’unica modifica di Iron Banner, tuttavia, poiché il post afferma anche che Bungie sta cambiando Iron Banner dalla modalità di gioco Control a Rift, una delle preferite dai fan che è stata molto richiesta dalla community.
Per la nuova stagione verrà introdotta anche una nuova mappa chiamata Disjunction, creata appositamente per la nuova modalità Rift. “È una delle nostre mappe più grandi finora, ma presenta aree create per diversi stili di combattimento, in particolare combattimenti a corto, medio e lungo raggio”, afferma il post. La mappa ha una base a ciascuna estremità con tre corsie che le collegano e “si svolge nell’area paludosa della Piramide del Mondo del Trono di Savathûn”.
Tradizionalmente, Iron Banner è stata una modalità PvP che non bilancia il livello di Potenza dei giocatori, il che significa che chiunque abbia un livello più alto ha un vantaggio. I livelli di potenza continueranno a svolgere un ruolo in Trials of Osiris, l’altra modalità PvP di fine gioco, poiché la modalità rimane invariata.
Per la stagione 17, Bungie sconvolgerà anche il modo in cui guadagni la reputazione di Iron Banner rimuovendo i token e sostituendoli con un nuovo sistema di classificazione. La nuova stagione porterà con sé anche un nuovo evento chiamato Cosmodromo di Cosplayche chiede ai membri della comunità di vestirsi come Savathûn.